Fuori dal campo Taranto

Maria Miraglia, la poetessa senza confini

di Saverio Sinopoli

17.01.2023 11:55

E’ stato un anno importante, quello appena trascorso, per la poetessa, saggista e traduttrice Maria Miraglia. A luglio 2022 la cerimonia a Salisburgo, città patrimonio dell’Unesco, di investitura come poetessa quale socio dell’Accademia Europea delle Arti e delle Scienze, che registra tra i propri membri ben 34 Premi Nobel. In autunno la pubblicazione della sua antologia poetica, tutta in lingua italiana, “Farfalle colorate”, Le Mezzelane, casa editrice. A breve verrà pubblicata la versione in inglese “Colored butterflies”, edita in India dalla casa editrice del più grande poeta contemporaneo asiatico, Madan Gandhi, del quale l’autrice ha tradotto “Le più grandi opere del Poeta Laureato”.

Per lungo tempo membro di Amnesty International, anche di ICAN, dell’Osservatorio Internazionale per i Diritti Umani, Fondatrice di WFP, World Foundation for Peace, che conta sul web oltre 18mila iscritti. Anche fondatrice e direttrice letteraria dell’associazione culturale Pablo Neruda, la poetessa scrive in lingua italiana ed inglese e le sue poesie sono state tradotte in più di trenta lingue, occupando un posto di rilievo nella poesia contempo- -ranea mondiale. L’opera che l’ha resa nota al pubblico è “Dancing winds”, tradotta anche in telegu (india), altre opere recenti sono “Polvere di stelle/ Stars Dust” e “Maschere”. Numerose sono le antologie poetiche pubblicate od anche le sue poesie presenti in riviste internazionali nei paesi più disparati: India, Cina, Spagna, Egitto, Romania, Francia, USA, Kenia, Serbia, Indonesia, per citarne alcuni. E la sua opera letteraria è stata riconosciuta con premi Importanti in tutto il mondo. Il più caro certamente, “Madre Teresa Award 2020, Kosovo”.

“Le parole sono magie/ amo il loro suono/ i loro significati/ mi affascina vederle composte/in espressioni/ leggerle e soffermarmi alla virgole ai punti/ per intuire dalle pause / le riflessioni nelle menti/ di chi un tempo le compose/… e poi soffermarmi sulle intonazioni / che raccontano di quel che la parola non riesce a dire/ se fossero visibili / sarebbero farfalle colorate/“ ( versi della poesia che dà il titolo all’antologia poetica di Maria Miraglia). Le sue poesie sono liriche con intrecci psicologici, metaforici e pittorici, con una potente immaginazione e capacità creativa.

Nella sua opera sembrano confluire i grandi scrittori inglesi, da W. Blake a J. Keats, da P. B. Shelley a T.S. Eliot. e la nostra poetessa affida alla parola i sentimenti del suo cuore, dipingendo monologhi interiori oppure tracciando metafore e similitudini, “onde come bambini gioiosi si rincorrono”, “ le cime degli alberi suonando romantiche serenate”, od anche, “ pennellate di colori sulla tela del tempo”. Dipinge l’amore ed i sentimenti nelle molteplici situazioni della vita quotidiana e come un bell’esempio di ekphrasis riesce a descrivere a parole un’opera d’arte visiva. “La poesia non cerca seguaci, cerca amanti.” (F. G. Lorca)

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